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Scalzatura alberello

Dopo l’aratura con l’asino si passa al lavoro della scalzatura. Questa pratica consiste nella rimozione del “ponte”, la porzione di terra rimasta tra un ceppo e l’altro dopo l’aratura ravvicinata. Piú l’aratura è vicina al ceppo, piú il ponte è stretto e facile da rimuovere, anche per questo motivo è piú indicato usare un aratro trainato da animali, perchè l’aratro si può avvicinare di piú alla pianta in quanto leggero e facile da guidare e spostare. La scalzatura ha come fine quello di rimuovere erba ed eventuali radici superficiali della pianta (che deve essere stimolata a scendere piú in profondità possibile) e a rimuovere l’erba che si riformerà successivamente. Tramite successiva aratura verrà riportata la terra vicino alla pianta, andando a soffocare la nuova erba che intanto sarà ricresciuta (torrai terra). Scracciai è il termine usato nel comune di Sant’Antioco per definire una pratica concettualmente semplice ma che va saputa attuare nei dovuti modi se si vogliono schiena e mani integri dopo il lavoro :-)

Nel video vediamo Bruno che in 8 ore è in grado di scalzare 2000 ceppi (fundusu)

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